Perchè noi crediamo alla venuta di un Maestro del Mondo
Annie Besant
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Ratgeber / Altes Wissen, Alte Kulturen
Beschreibung
Già durante il XIX secolo, in alcuni paesi della Cristianità si parlò molto della così detta «
seconda venuta del Cristo»; e quantunque messa in ridicolo ed accettata da pochi, l’idea ebbe una considerevole diffusione. Essa veniva presentata assolutamente in disaccordo con ogni idea scientifica riguardante lo svolgersi degli eventi nel mondo poiché si diceva che questa venuta avrebbe portato la fine del mondo.
Se si leggono nell’originale greco i versetti del Nuovo Testamento citati in appoggio a tale credenza, si vede che essi non alludono alla fine del mondo, bensì
alla fine di un’età, d’un ciclo, d’un periodo. L’idea che il mondo sia passato e debba passare ancora attraverso cicli successivi, idea da lungo tempo comune in Oriente, si fece strada anche fra i Greci ed i Romani, e si trova pure nel Nuovo Testamento.
La Besant ricostruisce l’avvento dei grandi Maestri del passato e come questi siano giunti all’esaurirsi della spinta creativa di un’era.
"..Tale concetto infatti va informando il pensiero moderno: il succedersi costante delle religioni e delle civiltà nel passato induce a pensare che ciò che è stato possa ripetersi; che se vi furono già molti Maestri, ciascuno dei quali compì un suo speciale lavoro ed ispirò una civiltà, non ve nulla d’irrazionale nell’idea che un altro se ne aggiunga alla lunga serie.."