img Leseprobe Leseprobe

DASEIN. Rivista di Filosofia e Psicoterapia Esistenziale

Il Medico Filosofo e il Filosofo in Medicina

Umberto Curi, Diego Papurello, Lodovico Berra, et al.

EPUB
7,00
Amazon iTunes Thalia.de Weltbild.de Hugendubel Bücher.de ebook.de kobo Osiander Google Books Barnes&Noble bol.com Legimi yourbook.shop Kulturkaufhaus ebooks-center.de
* Affiliatelinks/Werbelinks
Hinweis: Affiliatelinks/Werbelinks
Links auf reinlesen.de sind sogenannte Affiliate-Links. Wenn du auf so einen Affiliate-Link klickst und über diesen Link einkaufst, bekommt reinlesen.de von dem betreffenden Online-Shop oder Anbieter eine Provision. Für dich verändert sich der Preis nicht.

ISFiPP Edizioni img Link Publisher

Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Psychologie

Beschreibung

Nell’Antichità i rapporti tra filosofia e medicina erano così stretti da rendere difficile separare le due discipline, poiché l’una si fondava sulle conoscenze dell’altra. Numerosi sono i medici-filosofi esempio di questo nobile intreccio, quali tra i più noti Ippocrate, Aristotele, Galeno. Lo studio dell’uomo era infatti inseparabile dall’indagine sulla natura e sull’universo, tanto che per tutta l’antichità l’essere un buon medico richiedeva anche l’essere filosofo, così come per il buon filosofo era d’obbligo occuparsi della salute dell’uomo. Nonostante questa comune origine, filosofia e medicina si sono progressivamente allontanate, divenendo sempre più l’una scienza dello spirito e l’altra scienza della natura.
La medicina si è resa così sempre più scientifica ed oggettivante, perdendo quello spirito in grado di dare senso a se stessa, e allontanandosi dalla possibilità di mantenere una visione globale dell’essere umano e della malattia. Così anche la filosofia si è sempre più spinta verso teoria ed astrazione, perdendo il contatto con la realtà e la concretezza dell’esistenza.
Mentre è facile intendere il sapere medico, come conoscenza biologica e organica, più complessa e delicata è invece la definizione della capacità filosofica. Con questa non intendiamo tanto la conoscenza della storia della filosofia e dei filosofi, bensì la capacità di vedere le cose in modo più profondo e darvi un senso, di cogliere significati e ricercare valori, di vedere essenze e universalità. Non è quindi tanto una competenza basata sull’applicazione di modelli interpretativi e strutturate strategie di intervento, bensì è una modalità di approccio e di analisi dei problemi propria dei metodi adottati dalla filosofia. Sebbene la psicologia moderna stia assumendo un ruolo rilevante nella professione medica, non è forse sufficiente a rafforzare ed integrare la pratica della medicina. Infatti, anche la stessa psicologia, sempre più scientifica, può avere sostegno ed integrazione da parte della filosofia nell’affrontare questioni di carattere più “esistenziale” quali il senso della vita, della morte, della malattia, del dolore. Ciò in aggiunta al continuo emergere di problematiche a forte carattere etico e bioetico, quali per esempio le questioni relative alla fecondazione artificiale, l’eutanasia, la gestione dei malati terminali, le terapie geniche, ecc....
Il metodo filosofico si basa essenzialmente su un particolare tipo di atteggiamento, di modo di porsi nei confronti di situazioni o problemi, libero da pregiudizi, da condizionamenti socioculturali o rigidi schematismi teorici. 
Il filosofo aspira alla conoscenza, consapevole di non poterla mai raggiungere in modo definitivo. È il “sapere di non sapere” socratico che contraddistingue uno stile di ricerca permanente, in cui il processo di conoscenza non si conclude mai, rimanendo così in una posizione costantemente aperta. Questa apertura alla ricerca richiede il porsi da parte del filosofo in una differente prospettiva di osservazione delle cose del mondo.
Il filosofo pratico osserva e valuta le cose del mondo da una posizione privilegiata, vede totalità in luogo di particolarità, essenze invece che generalità. Questa può essere sentita una prospettiva difficile per il medico, abituato a schemi, prove oggettive e concrete, evidenze cliniche e protocolli di intervento. Ma è proprio in questo modo che egli può riuscire a superare lo schematismo e la tecnica del proprio lavoro, aggiungendo nuovi elementi che gli consentano di raggiungere una completezza e capacità di gestione, nella infinità varietà di situazioni di fronte a cui può venire a trovarsi.

Kundenbewertungen