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Sovranità, libertà e partecipazione. I. La sovranità e l’eccezione

Per un’etica politica globale

Ettore Perrella

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Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Geisteswissenschaften allgemein

Beschreibung

La pandemia e la guerra in Ucraina rendono attualissimi i contenuti di questo libro. Infatti, nei periodi in cui crollano le certezze, è particolarmente importante risalire ai princìpi. E la questione di principio che viene qui affrontata è la seguente: in che modo l’esercizio della sovranità può essere realmente democratico, per il fatto di rispettare la libertà dei singoli, senza opprimerli nelle maglie delle concezioni totalitarie dello Stato?
La prima parte del libro sfata il mito della globalizzazione, che avrebbe dovuto produrre la pace e diffondere la democrazia, mentre in realtà ha favorito solo una sparuta minoranza di capitalisti, impoverendo la classe media e producendo delle inedite forme di schiavismo. In realtà la globalizzazione non ha prodotto nessuna nuova concezione della sovranità e quindi nessuna nuova scelta politica. Perciò qui si ripropone l’utopia universalistica formulata da Kant nel suo breve testo La pace perpetua – per evitare per sempre le guerre è necessario che tutti gli Stati del pianeta si federino in uno solo – come l’unico modo per assicurare una globalizzazione realmente liberale, fondata su un esercizio concreto della democrazia.
La seconda parte del volume riprende la concezione della sovranità proposta da Carl Schmitt. Solo chi non lo ha mai letto può ancora credere che Schmitt abbia dato un contributo al sorgere del nazismo. Egli ha dato invece un contributo essenziale alla comprensione della sovranità in tutte le sue forme giuridiche, perché ha dimostrato che la sovranità e il suo concreto esercizio politico sono necessariamente superiori alla legge: la legittimità si distingue dalla legalità proprio perché la sovranità opera sempre nello “stato d’eccezione”, vale a dire al di sopra dei limiti dello stato costituito.
 

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