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Onora Il Tuo Nome

Volume 1

Mario Chiauzzi

EPUB
4,99
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Belletristik / Briefe, Tagebücher

Beschreibung

“Onora il tuo nome”, è così che si intitola o è stata nominata la raccolta del visual artista partenopeo Mario Chiauzzi, importante personalità creativa che nuota come un pesce libero e disinvolto nel mare dell’arte contemporanea d’oggi, un mare angusto e colmo di trappole che sapientemente vengono schivate e raggirate da un’artista dall’armatura culturale lucente. La grafia segnica di Mario Chiauzzi è un inno alla libera espressività attraverso l’uso consapevole dell’arte grafica digitale. Come egli stesso rivela: “Onora il tuo nome” è un’opera dai molteplici significati – raccolta in più volumi praticamente identici, tranne l’ultimo, il settimo. Ciascun volume contiene 62 immagini che, ciclicamente si ripetono, per 5 volte consecutive, seguendo sempre lo stesso andamento, lo stesso ordine consecutivo con una minima differenza, tra una composizione e l’altra, cromatica o di volume. Simile alle lancette di un orologio, ruotano sempre nello stesso verso, regolarmente avanzano, cambiando solo tonalità e forma. In qualche modo, simboleggiano il tempo, la quotidiana spersonalizzazione dell’individuo, la sequela noiosa e ripetitiva dei giorni di una civiltà consumistica e illusoria, la vita che ‒ apparentemente ‒ avanza, ma in realtà retrocede, si ripete. Le immagini, che amo definire la variazione dell’uguale che avanza ma non è mai dissimile dalla diversità di messaggio e nominazione stilistica, diventano qualcosa di diverso, di autenticamente curioso, qualcosa che pone lo spettatore di fronte al quesito intimistico di avanzamento dello sguardo o ritrosia del senso dell’immagine proposta. Un ambiguità voluta che sfocia in alcune immagini proposte, che fungono da collante, da “intermezzo” tra una successione e l’altra, che rappresentano la voglia, il desiderio di cambiare, di essere altro, di allontanarsi dalla solita routine che tutto avvolge e governa in un’infinita e rumorosa confusione: una routine piena di doppiezze e di viltà, di ciarle ‒ e di pleonastiche vanità, come egli stesso sottolinea. Una scelta obbligata, per rimarcare l’omologazione in atto, in ogni campo, dove tutto diventa normale, riproducibile; dove tutto diviene tranquillamente sostituibile, a scapito dell’unicità.

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