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Cavilli a cavallo, duelli e granelli

Dialoghi incessanti per attori filosofi

Stella Montefiori

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Belletristik / Briefe, Tagebücher

Beschreibung

Una donna e un uomo si affrontano in uno studio legale. Lei è perentoria e incalzante, lui un cartone animato che urla, sbuffa e prende a calci un comò. Per un avvocato che ama solo il suo cavallo, la cliente è una femminista impertinente che respinge le sue avances e filosofeggia nel suo studio a briglia sciolta. Per una cliente che detesta il suo avvocato, lui è un creatore indefesso di garbugli, l’immagine vivente di un penalista che fa pena. Dentro un ufficio che sembra un sexy shop, va in scena la proposta indecente di un temerario allenamento filosofico. Il tutto secondo i canoni di quella contrapposizione egoica che da sempre tiene occupati uomini e donne in un braccio di ferro infinito. Ma il duello verbale può anche trasformarsi nello scambio incessante di una comunicazione costruttiva, se ci si ricorda che i personaggi sono prima di tutto attori e persone, cioè maschere, e che le maschere, strumenti di confine e di flessibilità identitaria, costituiscono il vero privilegio dell’attore, il training mai abbastanza sperimentato da cui tracciare un cammino di attiva consapevolezza. Dunque chi sono i veri protagonisti in scena? Una cliente con il suo avvocato, due attori che si interrogano sui loro personaggi o un giornalista che sta intervistando l’autrice? Citando Kantor e Pasolini, questa insolita pièce di teatro filosofico ci rimanda, nella sua stimolante complessità, ad un nuovo paradosso dell’attore come missione di salvataggio, umanitario e poetico, da tutti i teatrini finti che minacciano la nostra integrità.
★ ★ ★ ★ ★ Dal momento che ho avuto l’onore di leggere per primo Cavilli a cavallo, duelli e granelli, e di conoscere l’autrice, voglio celebrarne qui il talento primario, ovvero la capacità di trasmettere a chi legge il divertimento di chi scrive. Questi dialoghi a bruciapelo sottendono senza dubbio considerazioni amare in un sottofondo percepibile di interrogativi irrisolti, ma sempre all’insegna di un impianto dilettevole e giocoso che invita tutti a sgranchirsi le meningi ridendo.
Antonio Angela, operatore di ripresa e appassionato di teatro
★ ★ ★ ★ ★ Che testo originale! La guerra dei sessi e una grandine di battute nella collisione di due personalità estreme; il senso dell’umorismo, la riflessione filosofica e perfino un gatto tra i protagonisti: vorrei essere io così brava da interpretare il personaggio femminile senza il fiatone, ma tra inseguimenti, salti sui tavoli e rapping da ufficio, il fiato mi sa che ci vuole, e anche il fisico!

Luisa Rasi, attrice
★ ★ ★ ★ ★ Questo testo mi ha coinvolto. Sto ultimando una tesi in diritto penale e mi sono sentito come il vecchio Scrooge di Dickens, visitato però dagli spiriti per una provocatoria quanto esilarante panoramica sulla professione che mi aspetta. Ho molto ammirato l’ironia e la cultura dell’autrice. Spero di non diventare anch’io «un penalista che fa pena».
Michele Caretti, laureando in Giurisprudenza

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