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Cellule b-cll di topi Eμ-TCL1/p66Shc-/- modulano l’espressione delle chemiochine in cellule stromali

Gianpiero Lupoli

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GRIN Verlag img Link Publisher

Naturwissenschaften, Medizin, Informatik, Technik / Landwirtschaft, Gartenbau

Beschreibung

Bachelor Thesis from the year 2019 in the subject Biology - Diseases, Health, Nutrition, grade: 110 e lode, University of Siena (Scienze della vita), course: Scienze biologiche, language: Italian, abstract: La leucemia linfatica cronica (CLL) è la forma di leucemia più frequente nei paesi occidentali ed è considerata incurabile. In questa patologia si ha un accumulo di linfociti B CD5+ nel sangue periferico e negli organi linfoidi dove le cellule tumorali trovano un microambiente che favorisce la loro sopravvivenza e proliferazione. Le cellule B leucemiche modificano a loro volta il comportamento delle cellule della nicchia stromale, aumentando la loro capacità di supportare la sopravvivenza delle cellule neoplastiche e sopprimendo la risposta immunitaria antitumorale. Fattori chiave implicati nell’homing e nella stasi a livello di queste nicchie sono le chemiochine prodotte dalle cellule stromali locali e i relativi recettori espressi ad alti livelli dalle cellule B tumorali. È nota una forte correlazione tra la ridotta espressione della proteina pro-apoptotica p66Shc e l’aggressività della malattia, in parte dovuta ad alterazioni nell’espressione dei recettori chemiochinici delle cellule tumorali. Infatti, topi EµTCL1/p66Shc-/- sviluppano una leucemia molto più aggressiva rispetto a topi EµTCL1, modello murino della malattia. Poco si sa invece riguardo l’effetto della ridotta espressione di p66Shc nelle cellule tumorali sul fenotipo delle cellule stromali ed in particolare sull’espressione delle chemiochine. In questo lavoro è stata valutata, attraverso la PCR real-time quantitativa, l’espressione delle chemiochine CXCL9, CXCL10, CXCL11, CCL2, CCL19 e CXCL13 in cellule stromali murine OP9 coltivate in terreni di coltura condizionati da cellule B tumorali purificate da topi EµTCL1, EµTCL1/p66Shc-/- e wild-type, e in cellule OP9 co-coltivate in presenza delle cellule B tumorali stesse. I risultati mostrano una significativa proporzionalità inversa tra l’espressione di p66Shc della cellula B neoplastica e l’espressione di queste chemiochine da parte delle cellule OP9, in particolare negli esperimenti di co-coltura. Tali chemiochine potrebbero rappresentare fattori di richiamo delle cellule B tumorali nella fase di promozione/progressione della CLL, e la ridotta espressione di p66Shc potrebbe favorire la progressione della malattia anche attraverso la modificazione del microambiente attuata dalla cellula tumorale.

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Schlagwörter

topi, leucemia linfatica cronica, linfociti B, microambiente tumorale, p66Shc, TCL1, leucemia, linfociti