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Sergio Leone

Breve avventurosa storia della mia amicizia con Sergio, il Leone di viale Glorioso

Claver Salizzato

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Edizioni Falsopiano img Link Publisher

Ratgeber / Fotografieren, Filmen, Videofilmen

Beschreibung

“E in fondo a tutti, in cima a tutti, quel C’era una volta in America che ho penato dieci anni per portarlo a compimento, dieci anni, come la Guerra di Troia. E volevo farlo proprio con De Niro. All’inizio è stato difficile entrare in sintonia con un attore così schivo, così problematico e perfezionista e geloso del proprio mestiere. Una sera, ricordo, a New York, l’ho invitato a una festa di amici e lui ha declinato, ufficialmente mi ha fatto dire che non sarebbe venuto, ma in realtà si presentò, cercando di passare inosservato, in incognito, di nascosto. Voleva vedere senza essere visto, carpire, forse, il mio modo di essere, di comportarmi... So che ci ha messo un po’ per dare la sua disponibilità a essere nel film, ma una volta dentro vi si è dato anima e corpo con grande passione. Ha voluto che girassimo tutte insieme, senza interruzioni, le scene da vecchio, perché inframezzate con altre avrebbero potuto togliergli concentrazione e immedesimazione nei vari momenti dell’evoluzione del personaggio e della sua vicenda umana. Se l’età lo consentirà e soprattutto se ce la farò io in tempo, vorrei che fosse il mio protagonista anche per Leningrado, ma chi lo sa... C’era una volta in America è poi il capitolo finale di un lungo percorso e questo me lo rende più caro ancora. Quando sai che una stagione è chiusa per sempre e che non potrà più tornare, che tu non potrai più riviverla, sei pieno di nostalgia e rimpianto e ti appare come un amore perduto, con tutta l’attrattiva che avrà sempre su di te. Per questo la Russia, dall’altra parte del globo, non solo per geografia, ma per mentalità, Storia, socialità, usi e costumi e anche per il Cinema. Sono certo che Leningrado, se riuscirò finalmente a farlo e se riuscirò a farlo come dico io, sarà il mio film più bello e più amato. Vedremo..."
 
Claver Salizzato (1952) è regista, saggista e sceneggiatore. Ha collaborato con Lucio Gaudino, Pupi Avati e Sergio Leone. Come autore, regista o coautore, ha firmato i documentari Alessandro Blasetti (1991) e Sentieri selvaggi. Scene segrete di Sergio Leone (1996). Autore di numerosi saggi, ha esordito nel 2001 alla regia con I giorni dell’amore e dell’odio. Il suo lavoro più recente è I fiori del male (2015). Per Falsopiano ha pubblicato I gattopardi e le iene (2012) e il romanzo Ultima notte a Venezia (2017).

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