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Relazione tra Pratica Sportiva e Carriera Scolastica

Anna Barlassina

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Ratgeber / Sport

Beschreibung

Con questa tesi si vuole fare una  panoramica sugli aspetti che rendono la pratica sportiva un elemento fondamentale per un armonioso sviluppo psicofisico del bambino e per la sua carriera scolastica.
Il primo capitolo si apre con la descrizione del lavoro dello  psicologo dello sport, figura che in Italia è associata principalmente al mondo agonistico ma che in realtà ha grandi potenzialità in diversi ambiti quali la ricerca e la  formazione di allenatori e genitori.
Vengono poi analizzati i diversi settori dello sviluppo che vengono positivamente influenzati dalla pratica sportiva.  L’identità di sé viene affrontata secondo l’approccio multidimensionale e in relazione all’autoefficacia percepita descritta da Bandura, spiegando come lo sport lavora sulle capacità motorie e di conseguenza  sull’autostima.
Si passa poi all’aspetto relazionale e in particolare all’importanza del  gruppo sportivo e dell’allenatore. Entrambi influenzano particolarmente lo sviluppo del bambino che, quando inizia a fare sport, si trova a  relazionarsi con i propri pari e con adulti diversi dai genitori e dagli insegnanti scolastici.
Il gruppo permette al bambino di imparare a rispettare gli altri e di confrontarsi con loro. L’allenatore invece ha il compito di far crescere gli atleti a livello tecnico, prestando  attenzione anche al ruolo educativo che ricopre.
Il capitolo si chiude infine parlando dello sviluppo cognitivo e presentando degli studi che dimostrano come lo sport favorisca la  crescita dell’ippocampo e la plasticità cerebrale. L’ippocampo è il centro che gestisce la memoria e l’apprendimento, fondamentali per una brillante carriera scolastica.
Il secondo capitolo si apre con la descrizione di alcuni studi riguardo i benefici che la pratica sportiva apporta al rendimento scolastico. È importante che lo sport venga integrato nella didattica scolastica: si apre così una disamina del  sistema scolastico italiano.
Inizialmente poco valutato in Italia, lo sport si sta facendo finalmente strada. La nascita del Liceo Scientifico a indirizzo sportivo ne è la dimostrazione. Rilevante è anche il  progetto nazionale “Chi sono io!”, attuato per la prima volta nel 2014. Studenti e professori sono chiamati ad effettuare delle prove sul campo e a seguire delle brevi lezioni su  argomenti relativi alla pratica sportiva (primo soccorso, traumatologia, alimentazione e sistemi di allenamento).
Infine  il terzo capitolo presenta due progetti che integrano perfettamente sport e scuola. Il metodo Jeannot è relativo all’apprendimento della letto-scrittura. Permette ai bambini di imparare giocando e muovendosi: il loro corpo diventa una matita che  disegna e scrive sul pavimento. L’apprendimento è supportato da immagini e racconti che rimandano sempre ad azioni o a giochi di movimento.
In Svizzera, invece,  il progetto “scuola in movimento” sensibilizza gli alunni ad assumere uno stile di vita sano. Le proposte di movimento riempiono tutta la giornata dei ragazzi, dal tragitto verso scuola, al tempo passato in classe, dalle pause tra le lezioni ai compiti a casa.
Lo sport è una grande risorsa, ed è bene che tutte le istituzioni continuino in questo movimento che lo sta promuovendo sempre più.

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